September 08, 2019

[Mostly Weekly #27] Arrendiamoci all'evidenza

Mostly Weekly #27

La newsletter omonima a margine del canale Telegram
(quella che esce quando è pronta)

A cura di Antonio Dini
Numero 27 ~ 8 settembre 2019


"The secret of success is making your vocation your vacation." - Mark Twain


La coppia – Foto © Antonio Dini


HEAD

Questa estate non sono sostanzialmente andato in vacanza. Mi sono spostato con la famiglia continuando a lavorare quotidianamente (tanto il mio ufficio è il mio MacBook) e comincio ad accusare un po' di stanchezza. Ci sono vari progetti che partono, altri che si concludono. Qui salutiamo Niko, che con quest'ultima immagine onirico-sociale ci saluta, e andiamo avanti. Per chi fosse curioso, c'è anche il mio articolo per raccontare Carlotta16 e tante altre cose. Buona lettura.

In questo numero:

  • Head
  • Story
  • Body
  • Tsundoku Regular
  • Tsundoku Poetry Room


STORY

"Schiaffoni alla Stazione"

di Niko

(ultimo intervento di Niko, il pezzetto finale di un archivio che risale all'estate del 2016 ma, come vedete, pare scritto ieri sera.)

Emoticons, Pokemons, Candy Crunch Saga... in spiaggia siamo circondati da un mondo di giochi per adulti tornati bambini digitali. I rapporti interpersonali sotto l'ombrellone non sono quasi mai spensierati, anzi, spesso sono formali, frenati, sfibranti e addirittura disperati. E allora cos'è questa birbata della gamification? La ludicizzazione dei costumi sociali al di fuori del loro contesto forse è un brutto segno.

Da qualche settimana i giovani adulti sono impegnati a catturare mostriciattoli giapponesi liberati da un logaritmo. Pokemon Go è l'ultimo gioco per smarphone divenuto virale in tutto il mondo. È il marketing in salsa digitale il nuovo deus ex machina che impone costumi consumeristici legittimandoli. È l'incantesimo di "eterna giovinezza" che ci cattura e attecchisce sulle nostre patologie affettivo-regressive. Svegliamoci. Erano meglio quegli schiaffoni dati alla stazione di Santa Maria Novella agli ignari passeggeri del treno in partenza. Scherzi da amici miei che fossero, avevano la forza di svegliarci dal torpore relazionale-affettivo impostoci della società dei consumi.

(* Ispirati agli schiaffi realmente dati negli anni '30 alla stazione di Castiglioncello e messi in pellicola da Mario Monicelli in "Amici Miei").

Approfittiamo piuttosto del nostro tempo libero per re-imparare a giocare con la fidanzata apatica, con il marito imbronciato, con i figli annoiati. E non dimentichiamoci dei nonni che sono gli eroici testimoni di quel bellissimo mondo reale che non possiamo permetterci di perdere.

(fine)

BODY

Watch This Hong Kong Protester Instantly Neutralize Tear Gas
Durante le proteste a Hong Kong emergono cose che, nella mia esperienza di giovane cronista che qualche cosa del genere l'ho seguita (dalle manifestazioni e occupazioni a Firenze negli anni Novanta sino al G8 di Genova del 2001), sono nuove. E non parlo solo dell'uso dell'intelligenza artificiale e riconoscimento dei volti. C'è anche quello che usa un thermos e un po' di fango per neutralizzare i lacrimogeni. Tanta roba, e ve lo dice uno che si è lavato gli occhi con il limone un po' di volte.

Guidare una Tesla Model 3 è stato come passare dal vecchio Nokia al primo iPhone
Questa estate ho portato la mia famiglia in Toscana per dieci giorni con una Tesla Model 3. Era per lavoro: l'obiettivo era provare se realmente, nella vita di tutti i giorni, l'elettrico è veramente arrivato a maturazione e si può usare o se è ancora qualcosa di incompleto. In questo caso la Model 3 (Carlotta16, nella fattispecie) è stata scelta perché oggi è l'idealtipo di auto elettrica. Ottima scelta, devo dire.

Turns out physical controls in autonomous cars are super-controversial
E visto che siamo in argomento, dietro alle auto elettriche c'è da dire molto di più: parliamo ad esempio delle nuove competenze che richiedono a chi ha una patente "tradizionale". E all'evoluzione che permettono al mezzo. Tanto che si sta ragionando anche sull'utilizzo di comandi fisici o meno.

Older people are embracing video games. For some, that means stardom
Una vita fa ho studiato i videogiochi come nuovo media. Oggi il discorso è ovviamente andato molto avanti non solo perché ci sono molti studi al riguardo, ma anche perché è cambiata la nostra società (che è plastica come i nostri cervelli, anzi proprio perché lo sono i nostri cervelli). La parte degli anziani che videogiocano è un po' forzata ma interessante.

Alphabet and other giants are betting that the future of real estate is robotic
Il futuro del settore immobiliare potrebbe essere robotico? È una delle scommesse "lunghe" portate avanti da Alphabet (cioè Google). L'idea nasce da un progetto del MIT chiamato CityHome, avviato nel 2014, che puntava a costruire mobili robotici che possono apparire quando richiesti, permettendo alle persone di utilizzare meglio lo spazio in appartamenti più piccoli. Il progetto alla fine è diventato una società chiamata Ori, che ora ha stretto un accordo con Ikea per creare arredi personalizzabili per i clienti. Ori sta raccogliendo fondi e lavorando con gli investitori che si occupano di pianificazione urbana, vendita al dettaglio e ospitalità per cambiare il modo in cui vengono progettate e costruite le case con il fine di integrare la tecnologia direttamente nel palazzo, piuttosto che installare arredi separati. I mobili creati da Ori possono cambiare il modo in cui le persone vivono, ma solo se gli edifici sono stati progettati per ospitare questi elementi robotici. Tremo al solo pensiero dell'inevitabile obsolescenza.

YouTube launches optimized /Fashion page with curated videos, original content
Sempre Google ha presentato un angolo di YouTube dedicato alla moda e completamente curato da editor interni. L'homepage punta alla visione su dispositivi mobili. Fashion ha una giostra con grandi immagini di copertina di video recenti nella parte superiore dello schermo. C'è un contenuto originale che include video dietro le quinte e streaming live delle ultime collezioni direttamente dalla passerella. YouTube ha stretto una partnership con marchi di moda per generare contenuti con i professionisti della moda, editor e marchi di tutto il settore. Nei prossimi mesi Google inizierà a localizzare la pagina per i mercati di tutto il mondo, Italia (e Francia) incluse.

What happens when you launch Google Chrome for the first time on a Windows 10 machine?
Semplicemente impressionante: Google è diventato davvero un problema.

Introducing nushell
C'è veramente bisogno di un'altra shell per il terminale? Secondo gli autori di questo progetto sì. Non sono molto convinto del loro approccio, però.

Consume less, create more
Circola da un po' di settimane. È un appello a fare altro, a uscire dai social. Lo metto (o forse lo rimetto) perché va nel dossier più ampio di quelli che ve l'avevano detto.

From Mac to Linux - the setup I've grown to love 😍
Vi dovesse capitare di lasciare il Mac (o magari Windows?) e passare a Linux, questo è un modo interessante di organizzarsi (non solo se siete sviluppatori).

Super Mario 64
Avete presente il Nintendo64 e il fenomenale Super Mario 64, il primo gioco 3D che ha ratto impazzire veramente tutti? Un capolavoro. E qui è stato completamente decompilato. Non ci si capisce niente, ovviamente (c'è un'opera di creazione dei commenti in corso) ma da un punto di vista tecnologico è tanta roba sia il gioco che il lavoro che è stato fatto.

A Book from Alan Turing… and a Mysterious Piece of Paper
Un pezzettino di storia dell'informatica, serendipity, passaggi fortunati, strani ritrovamenti, esili catene di relazioni che si snodano nel tempo. Una lettura interessante, soprattutto se vi piace la figura di Alan Turing.

Com'è rientrare al lavoro - Foto © Antonio Dini



TSUNDOKU REGULAR
Perché, quando si comprano libri e non si leggono ma si accumulano e basta, c'è una parola (giapponese) per dirlo

In questi giorni mi sono capitati fra le mani:

Burning Down the Haus di Tim Mohr. Il sottotitolo spiega tutto: Punk Rock, Revolution, and the Fall of the Berlin Wall. Una rivisitazione del crollo del muro di Berlino in chiave musicale, cioè delle influenze culturali dominanti che hanno avviato il processo sociale che poi ha generato quello geopolitico. Una bella lettura.

Twilight of the Gods di Steven Hyden. Altro sottotitolo esplicativo: A Journey to the End of Classic Rock. Si tratta di un "classico istantaneo", scritto da un giornalista che già aveva fatto rumore con il suo precedente libro (Your Favorite Band Is Killing Me) ma che adesso affronta tra i primissimi un tema fondamentale per la cultura popolare: il rock è stata una stagione temporalmente circoscritta (1960-1990) e i suoi protagonisti - vere e proprie divinità pop - hanno un'età per la quale stanno cominciando a morire come mosche. Nei prossimi 10-20 anni se ne saranno andati sostanzialmente tutti.

I pensieri oziosi di un ozioso di Jerome K. Jerome è un libro che fa parte della mia adolescenza. La mia è quella di milioni di altri uomini e donne della mia età o delle due generazioni precedenti. È un libro leggero, delizioso, ma del quale non so assolutamente niente. Non conosco la poetica e la traiettoria di Jerome; il personaggio sesso mi è sostanzialmente sconosciuto. Ho solo letto il libro assieme all'altro, Tre uomini in barca (per non parlar del cane), e bisogna ammettere che nessuno dei due dice niente sull'autore a parte che sia un flaneur di prima grandezza. Resisto alla tentazione di cercarlo su Wikipedia e mi cullo nella sua never-never land e nei suoi pensieri oziosi, da film in costume della domenica pomeriggio di quando la televisione era analogica, i canali erano molti meno e c'erano delle alternative ai talk e agli show domenicali. Consiglio un eguale trattamento.
 

TSUNDOKU POETRY ROOM
Un oggetto di poesia alla settimana, a cura del poet-in-residence Roberto R. Corsi (@rrcorsi)

Finestre alte di Philip Larkin, trad. Enrico Testa, Torino: Einaudi, 2005, pp. 88. Semplicemente uno dei più bei libri di poesia del novecento, a mio modesto avviso. Magistrale il trattamento dell'inconveniente di essere nati (per citare Cioran), del tempo dell'amore ormai passato (nemmeno arrivato puntuale!) e contemplato in tutta la sua forza in chi è giovane adesso, della trivialità come segmento naturale della vita (o della resa). Ripeto quanto scritto per Fortini: certe poesie (Finestre alte, I giocatori di carte, Sia questo il verso) andrebbero mandate a memoria.

I link non hanno alcuna affiliazione, puntano solo all'oggetto culturale citato.

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