[Mostly Weekly #61] The QuaranZine Part Four

“Good communication is just as stimulating as black coffee, and just as hard to sleep after.” 

– Anne Morrow Lindbergh 

In questo numero:
- Head
- Body
- Tsundoku Regular
- Tsundoku Live
- Tsundoku Poetry Room

HEAD

La mente e la macchina
Nei giorni scorsi ho visto il nuovo capitolo del caposaldo cyberpunk Ghost in the Shell, la serie animata tv SAC_2045 (su Netflix). Il tema è la mente, ovviamente: l'ibridazione tra le persone e le macchine. E questo vuol dire l'intelligenza artificiale. Che oggi sembra essere l'unico paradigma possibile per parlare di "coscienza" delle macchine. La coscienza è qualcosa che sappiamo descrivere ma non capiamo cosa sia e neanche se esista realmente, o se sia sempre esistita. 

Negli stessi giorni ho visto anche un episodio di Star Trek Next Generation ("Quality of Life", il nono episodio della sesta stagione) che pone la questione in modo differente. La missione narrativa dell'Enterprise di Star Trek Next Generation è esplorare, fare ricerca scientifica, indagare e incontrare nuove forme di vita. Nell'episodio in questione le forme di vita incontrate sono macchine che generano non tanto una "coscienza" o una forma di intelligenza artificiale, quanto gli elementi descrittivi che rendono una entità viva. E le macchine vengono capite non comunicando ma analizzando il loro comportamento al fine di testare se siano "vive" oppure no. 

In questi tempi, anche se non ci si occupa di tecnologia, è difficile non incrociare il tema della coscienza. Messo però in una prospettiva forse limitante. È la terza cosa a cui pensavo leggendo questo articolo di Vice in cui si racconta di un sistema di machine learning chiamato Dabus che ha "inventato" due nuove apparecchi. Ma l'ufficio dei brevetti americano sostiene (giustamente) che una AI non può "inventare" niente, perché le invenzioni le fanno solo le "persone naturali". Il punto di contatto tra quello che dicevo prima e l'ufficio brevetti americano è che le AI, per quanto creative, non sono vive. Invece, è la definizione di "vita" quella che dovremmo indagare, più che quella di intelligenza artificiale. Per capire quando una mente diventa viva e non per costruire menti digitali sempre più raffinate e incomprensibili. 

BODY

L'isola di Animal Crossing
Ne ho scritto e parlato da varie parti. L'idea è che la quarantena stia rimettendo in prospettiva l'uso degli strumenti informatici per la comunicazione a distanza. In particolare, la possibilità di usare soluzioni migliori di Meet (ora disponibile per tutti), Teams o Zoom. Questi simpaticoni hanno realizzato lo scorso 30 aprile la ‌Deserted Island DevOps su un'isola d Animal Crossing della Nintendo, con gli speaker che facevano i talk. Per gli oltre mille registrati che dovevano solo guardare, il canale era Twitch.tv. È l'inizio di qualcosa che crescerà. 

Prospettive e punti di vista
Il web designer Bill Evans crea arte usando i CSS, i cascading style sheets. Disegna immagini scrivendo il codice di ciascun singolo elemento in un linguaggio che personalmente trovo astruso ma che serve sostanzialmente a dare la forma voluta ai siti web. Invece, il disegno puro tramite CSS è un'arte per di più dinamica, visto che le immagini vengono renderizzate in tempo reale nel browser anziché essere file statici di immagini. L'interazione permette all'artista di creare delle ragnatele, cabine telefoniche, carte da gioco volanti, persone che camminano e parlano, e numerose nature morte. L'articolo di Vice racconta al storia e fa vedere un po' dei suoi lavori.

Protesi
Il SynLim è un apparecchio che si attacca agli arti prostetici al posto ad esempio della protesi di una mano, e converte il segnale elettrico che proviene dalle terminazione nervose residue in un modo per gestire un sintetizzatore. Il SynLim può cioè collegare la parte prostetica attaccata al corpo direttamente a un sintetizzatore, che quindi viene controllato dai segnali che normalmente il corpo invierebbe per controllare la mano. Dal punto di vista dell'utente, è come se stesse suonando con la mente (video). 

"Sometimes I play them together"
Parlando di modi per suonare, questa ragazzina non meglio identificata suona chitarra (con le mani) e il basso (con i piedi!) allo stesso tempo giocando con Rocksmith, il videogame tipo Guitar Hero ma con la chitarra vera attaccata alla console. E riesce a suonare perfettamente My Generation degli Who. Il video è qui. Folle e ipnotico. 

Extreme SSHing
Una cosa utile per chi fa debug è condividere la stessa sessione SSH e quindi la stessa sessione nel server sul quale si sta lavorando. La stessa sessione, non due sessioni parallele. Come si fa? In questo articolo ci sono vari consigli fantastici sull'uso di SSH e tra questi la condivisione di una sessione remota con un amico (hint: bisogna usare tmux e lo stesso account: You might like to share an SSH session with someone who is not in the same room. tmux is perfect for this for terminal sharing!") 

Tmate
Ehi, a proposito: esiste anche una cosa che si chiama tmate! Intanto, su un piano diverso, quest'altro geniaccio ha creato un'API che ha chiamato "Teleforking"

Mere mortals
Se invece per voi tmux è un grande mistero, non temete, non è necessario che sia così. Bisogna fare un breve passo indietro e poi si può ritornare a giocare con le sessioni parallele. Qui viene spiegato tutto su tmux per noi meri mortali. 

Bashtop
Bashtop è un monitor delle risorse del computer scritto tutto in Bash: mostra l'uso e le relative statistiche per processore, memoria, dischi, rete e processi. La cosa innovativa è l'interfaccia, ispirata ai menu dei giochi, e la sua velocità e freschezza. Permette di filtrare rapidamente i processi, passare attraverso modi di ordinamento diversi con rapidità, far scalare automaticamente i grafici per l'uso della rete, e può mandare a singoli processi i segnali SIGTERM, SIGKILL e SIGINT. C'è anche il supporto per i temi. Purtroppo per adesso solo Linux, presto anche su Mac e -temo- Windows. 
 

TSUNDOKU REGULAR
Perché, quando si comprano libri e non si leggono ma si accumulano e basta, c'è una parola (giapponese) per dirlo

Autobiography of Mark Twain vol. 3 di Mark Twain ha concluso un lavoro durato quasi dieci anni, iniziato con la pubblicazione del primo volume nel 2010, a cento anni dalla morte dell'autore americano. È per appassionati, è enorme (in tutto sono alcune migliaia di pagine, per di più annotate dalla critica) e richiede una precedente conoscenza enciclopedica dell'opera di Twain. Però quell'uomo aveva il dono di saper scrivere, anzi di saper dettare. 

TSUNDOKU LIVE
Giusto quel paio di vecchi classici che vale la pena ascoltare ancora

Tiny Desk (Home) Concert di Rodrigo y Gabriela che non ho la più pallida idea di chi siano ma mi fanno morire. Suonano in duo ma sembra che ognuno si faccia i fatti propri. Odio le chitarre percosse per più di trenta secondi, ma lei è una delle chitarriste ritmiche più scazzate e malmostose che abbia mai visto. E quando capita che i due interagiscano, è uno spettacolo: sembrano una coppia in terapia che però suona ancora da dio. Anche le cover dei Pink Floyd. Suonano tutto, dall'heavy metal al nuevo flamenco, passando per l'immancabile jazz.

TSUNDOKU POETRY ROOM
La stanza della poesia di Mostly Weekly

La gioia di scrivere di Wislawa Szymborska è la raccolta dei lavori della poetessa polacca (con testo a fronte, in questa edizione) che copre tutta la produzione del premio Nobel del 1996: sono le poesie che vanno dal 1945 all'ultimo libro pubblicato nel 2009. Cioè, questo libro è il respiro di un'anima per tutta la durata della sua vita, e richiede un approccio lungo, lento, meditato. La poetessa è una donna che esprime semplicità, sensibilità ed empatia. Scoprirla è rigenerante. 

I link non hanno alcuna affiliazione, puntano solo all'oggetto culturale citato.

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