June 02, 2019

[Mostly Weekly #13] Largo ai giovani? Gomblotto!

Mostly Weekly #13

La newsletter omonima a margine del canale Telegram
(quella che esce quando è pronta)

A cura di Antonio Dini
Numero 13 ~ 2 giugno 2019
 

"The world has changed and none of us can go back. All we can do is our best, and sometimes the best that we can do is to start over." - Peggy Carter


In questo numero:     

  • Intro
  • Oggetto: Acqua. Scoperta sensazionale!
  • Gomblotto!
  • Sedia con seduta in paglia
  • Tsundoku Regular
  • Tsundoku Poetry Room

 

Pubblicità progresso - Foto © Antonio Dini


INTRO
Arriva sempre un numero della newsletter nel quale, con il sovrapporsi di altre cose da fare, ti ritrovi al sabato con il foglio bianco e pensi: e adesso cosa ci scrivo? 

Lo Tsundoku è facile, perché basta comprare i libri (questo ormai lo faccio letteralmente a occhi chiusi). E poi c'è il caro @rrcorsi che corre in aiuto con la nuova Poetry Room. Ma il resto? Il "corpaccione" della newsletter? Che ci scrivo? 

Per fortuna arrivano i geniali allievi del corso di linguaggi della Civica. Grazie ragazze e ragazzi! E voi che leggete, godetevi le loro modeste proposte.
 

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OGGETTO: ACQUA. SCOPERTA SENSAZIONALE!

E tu sai qual è il vero sapore dell’acqua?

Ciao, siamo un gruppo di giovani ricercatori italiani e ti dobbiamo svelare una notizia sensazionale! Ti chiediamo solo pochi minuti del tuo tempo prezioso, ma abbiamo fatto una scoperta fenomenale che ha dell’incredibile! 

Ti sei accorto che il sapore dell’acqua è cambiato nel tempo? Perché l’acqua ultimamente non sa più di niente? È proprio questo il suo vero sapore? Se chiedessimo ai nostri antenati ci direbbero che il sapore dell’acqua una volta era diverso! 

Chi è la causa? Il governo? I servizi segreti? L’FBI? La CIA? No, l’Inghilterra! 

L’acqua che c’è sulle nostre tavole da dove arriva? Cosa ci mettono dentro? Le multinazionali hanno messo le mani sulla nostra acqua? 

Noi ricercatori abbiamo fatto una scoperta straordinaria che coinvolge la regina d’Inghilterra, ma adesso vogliono metterci a tacere e noi non ci stiamo! Cosa si cela dietro all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea? Le nostre scoperte. Sì, sono proprio le nostre scoperte che hanno portato alla Brexit! 

Grazie ad anni e anni di studi accurati siamo arrivati a diverse conclusioni

Hai mai pensato che la parola water, nel senso di bagno, in inglese significa acqua? Bagno=water=acqua. Un caso? Noi non crediamo! 

Cosa c’è dietro alla morte della principessa Diana? Iniziava a sospettare? Aveva fatto delle scoperte shock? 

Perché l’inglese è la lingua più parlata nel mondo? Marketing, strategia o cos’altro? 

Questo video contiene tutte le risposte! Resterai a bocca aperta! 

Lady Diana ha pagato le sue scoperte con la vita! Se non facciamo qualcosa la stessa sorte toccherà anche a noi! Ci stanno piano piano avvelenando! Dobbiamo fare qualcosa! In tanti si sono già uniti a noi, ora tocca solo a te! 

Salviamo l’umanità! Anche tu puoi fare la differenza! 

Inserisci i tuoi dati, sostienici, supportaci e condividi! 

Acqua Vera e Pura 

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GOMBLOTTO! #2
Svegliamoci! Come affermo ormai da tempo, siamo nell'età della Riconquista musulmana (non crederete mica alle balle che vi raccontano sull'annientamento definitivo dell'Isis?) e se non ci daremo una mossa, tutta l'Europa meridionale tornerà ad essere musulmana, proprio come un tempo! 

Ragazzi arrivo subito al punto: dobbiamo liberarci del Duomo di Milano! Sì, avete capito bene, del Duomo! Tempo fa, ad un aperitivo, un mio amico, noto terrapiattista, ha sostenuto che il Duomo di Milano è stato costruito dai giganti per via delle sue porte e colonne altissime. Mi sono incuriosito e dopo una lunga inchiesta posso con fermezza smentire questa ipotesi: ma quali diavolo di giganti?? Dopo la mia ricerca posso affermare con certezza che il Duomo è uno dei principali edifici dell'Islam, secondo solo a La Mecca

Fu costruito proprio nel periodo in cui i musulmani vennero scacciati dalla Spagna e dall'Europa Occidentale: sarebbe dovuta essere per secoli l'ultima roccaforte del mondo islamico in Europa, lo spettro della loro presenza fino al giorno in cui il nemico sarebbe stato sconfitto. E ora quel giorno si avvicina. 

È tutto scritto nel Corano, nella sura 88! In essa si narra del giorno in cui il nemico sarà avvolto da ogni parte, e tutto questo avverrà in un giardino alto dove albergano enormi colonne e una sorgente che scorre; inutile dirvi che è tutto chiaro: il nemico siamo noi occidentali e saremo avvolti dall'ira dei musulmani che si riprenderanno le enormi colonne (del Duomo appunto) in un alto giardino (vi dicono nulla quelle palme che crescono a dismisura in piazza del Duomo mentre sorseggiate la Coca-Cola al Mc-Donald?) E che dire della madonnina? Sappiamo tutti che la Vergine Maria è una delle donne più importanti per l'Islam (mica solo del cristianesimo, poveri illusi!); ora, la vulgata ci narra che la Madonnina è stata costruita molti anni dopo rispetto al Duomo, a fine 1700 da un tale di nome Giuseppe Perego

Ascoltate bene quello che vi dico: di questo Giuseppe Perego non esiste nemmeno la pagina Wikipedia!! E di questo possiamo fidarci, perché internet non è mica controllato dalle lobby che comandano i giornali!! Tutto finalmente torna: perché Milano non è mai stata vittima degli attentati? Perché il Duomo di Milano non è mai comparso nei video dell'Isis, a differenza di San Pietro?? 

Semplicemente perché i musulmani non potrebbero mai attaccare una delle loro città sante e deturpare un simbolo della loro religione; ed infatti a Milano arrivano sempre più musulmani. Per questo, prima che sia troppo tardi e si compia la profezia del Corano, liberiamoci del Duomo e iniziamo finalmente una nuova Crociata.
 

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SEDIA CON SEDUTA IN PAGLIA
La sedia con seduta in paglia è certamente un condensato di storia. Nelle sue forme, così riconoscibili, sopravvissute a secoli e secoli di evoluzione del gusto e di perfezionamento dei materiali, racchiude molto del passato da cui veniamo. La sua essenzialità è anche la sua forza: non ha pretese particolari, se non quello di servire al ruolo per cui essa, come tutte le sedie, è stata prima progettata e poi costruita: far sedere la gente. 

I particolari anatomici che più ne attestano la natura di monumento vivente, rappresentante e antesignano di tutte le sedie, è la sua seduta in paglia. La paglia, come materiale, rimanda immediatamente ad una dimensione di vita popolare, genuinamente volgare. Ci riporta ai tempi in cui questo materiale era impiegato in maniera molto più consistente, come copertura per i tetti, imbottitura dei materassi e alimento principale per le bestie. È quindi, a maggior ragione, una testimonianza attiva del passato, un passato in cui la convivialità era ancora un momento centrale del nostro sistema sociale. 

È evidente la funzione di una sedia del genere, adattissima a favorire l'incontro tra persone e le razze. La sua manovrabilità, facilitata dalla comoda presa anatomica sul suo schienale, la rende spostabile. Rende possibile, e di immediata attuazione, il detto, coniato dalla famosa commedia musicale “aggiungi un posto a tavola”. Il legno, in unione con la paglia, la rende resistente, e adatta sia per interni che per esterni. 

È meglio essere chiari: non è comodissima, ma nel suo caso, quello che parrebbe un difetto, diventa un plus valore. È la sedia della convivialità (adoperabilissima sui balconi, marciapiedi, come in saloni e salotti) e anche dell'attività. Non avendo braccioli obbliga -quasi- all'utilizzo della mani nel mentre vi si siede sopra. Lo schienale, posto in posizione sostanzialmente eretta, è un invito implicito alla concentrazione, ad una sorta di stato di allerta che aumenta la produttività, sconsigliando il rilassamento. 

La rigidità, tuttavia, viene subito smorzata, almeno allo sguardo, dalla sinuosità di alcune sue linee di sviluppo. In questo senso, si noti l'andamento leggermente curvo che assumono i suoi piedi e le onde nette che si disegnano sullo schienale. 

Se, come è legittimo, si può credere che da un punto di vista meramente estetico sia rimasta attardata rispetto a prodotti di molto più recente produzione, si pensi alla sua adattabilità. In quanto dichiaratamente antica, superata, obsoleta spicca all'interno di un ambiente modernamente arredato. In quanto visibilmente vecchia, è perfetto per un ambiente vecchio.
 

Arcobaleno - Foto © Antonio Dini



TSUNDOKU REGULAR
Perché, quando si comprano libri e non si leggono ma si accumulano e basta, c'è una parola (giapponese) per dirlo

Questa volta facciamo due esperimenti. Il primo: i link puntano ad Anobii (che forse questa volta ce la fa e torna tra noi); il secondo: aggiungo la sezione Poetry Room curata dal poet-in-residence Roberto R. Corsi, che è poi il padre morale del nome "Mostly I Write" (grazie @rrcorsi !). 

In questi giorni mi sono capitati fra le mani: 

  • Racconto Orientali (Mackintosh - L'avamposto) di W. Somerset Maugham: sono due racconti che vennero pubblicati una vita fa in una collana di racconti del Sole 24 Ore. L'idea del Sole fu ottima, e magistrale l'esecuzione, peccato i libretti di quella e delle successive serie oggi siano praticamente introvabili.

  • Sognare e scrivere di Jorge Luis Borges: è una serie di saggetti minori, un ebook, una pallottola impazzita, degli articoli e conferenze raccolti al volo. Ne viene fuori una autobiografia letteraria minore, qualche suggerimento di scrittura, una mezza meditazione trascendentale. Chi riesce a trovare l'ebook lo scoprirà.

  • Per stavolta, don Antonio di Sanantonio: il primo libro dell'ultima riedizione italiana dei romanzi polizieschi seriali di Frédéric Dard, che ha raccontato per quarant'anni le avventure del commissario della polizia parigina San-Antonio. Da ragazzino sono state una delle cose che più mi hanno colpito e probabilmente influenzato (assieme a Italo Calvino e Andre Norton, pensa te: ne avevo parlato qui). Questa serie di e/o aveva la peculiarità di raccogliere solo alcuni di quelli tradotti dal bravissimo e creativo Bruno Just Lazzari.

  • L'impronta dell'editore di Roberto Calasso: questa volta se lo pubblicò da sé sulla "sua" Adelphi. La vera storia dell'editoria italiana, ma da quel suo punto di vista.

TSUNDOKU POETRY ROOM

  • Coppie Minime di Giulia Martini (Interno Poesia, 2018). Le "coppie minime" sono le paronomasie, le variazioni minime tra vocaboli, le assonanze, su cui la giovane poetessa incardina il bilancio di una storia d'amore. Poesia strutturata, arguta, ricca di richiami culturali ma fresca e godibile.

  • L'apocrifo nel baule di Michele Brancale (Passigli, 2019). La circostanza (vera o inventata) del ritrovamento di un manoscritto di poesie del secolo scorso e della loro rielaborazione in testi a metà tra il disimpegnato e la necessità, ora come nella guerra di allora, di restare umani. Prefazione del nostro caro poet-in-residence @rrcorsi.

  • Dolore minimo di Giovanna Cristina Vivinetto (Interlinea, 2018). Un unicum nella nostra letteratura, il romanzo in versi di una giovane poeta transessuale che narra il proprio mutamento con un registro poetico marcatamente lirico e quasi epico. Presentazione di Dacia Maraini.

I link non hanno alcuna affiliazione, puntano solo all'oggetto culturale citato.


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