November 03, 2019

[Mostly Weekly #35] Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie

Mostly Weekly #35

La newsletter omonima a margine del canale Telegram
(quella che esce quando è pronta)

A cura di Antonio Dini
Numero 35 ~ 3 novembre 2019



“University professors live in their heads. They’re disembodied, in a kind of literal way. They look upon their body as a form of transport for their heads. It’s a way of getting their heads to meetings.” – Ken Robinson 



HEAD

Una parola dopo l'altra

Questo bravo giovine ha una teoria: che se non sai fare codice, allora scrivi, pubblica libri, tieni un blog, registra podcast, produci video. Insomma, crea. Perché nel mondo digitale di oggi i contenuti camminano sulle loro gambe anche quando dormi. Sorvolando alla grande sulla parte che gli imprenditori chiamano "monetizzazione", è piacevole perché fornisce utili consigli strategici di scrittura:

What is the primary purpose of any piece of writing you publish online?
- To get what you’ve written read.
So, what’s the primary purpose of your headline, your graphics, your fonts, and every other part of the content?
- To get the first sentence read.
And the purpose of the first sentence?
- To get the second sentence read.
This may sound simplistic. Or maybe even confusing.
But the secret is in the line. If no one reads, all is lost.
The key to getting someone to read is taking it one sentence at a time, ensuring your readers are so compelled by that sentence that they want to read the next.
You won’t be able to pull this off all the time. Hell, you won’t even pull it off most of the time.
But if you keep the raw horsepower of The Single Line in your mind as you work, you might make something good enough to be read and shared … maybe even shared widely.
This is foundational because even if you employ every BS “content distribution” trick and tip in the book, if your writing is bad, it won’t get you anywhere.
Write well. Line by line.

 

 

Friends – Foto © Antonio Dini
 


In questo numero:
- Head
- Body
- Vim Corner
- Tsundoku Regular
- Tsundoku Poetry Room


BODY

Dopo il /#MeToo

Se ricordate la fiammata di scandali provocati dalle molestie sessuali ai danni di donne negli Stati Uniti, soprattutto Hollywood, potreste anche chiedervi cosa sia successo dopo. Non è finita, nel senso che il movimento /#MeToo sta maturando e, a parte qualche uscita improvvida a suo tempo (adorabile la definizione "tone deaf") adesso ha maturità e maggiore condivisione. Come nel caso di questa intervista fatta da Nell Scovell a David Letterman. Una storia complessa, ma anche molto bella da leggere per la capacità di mescolare piani di lettura e approcci differenti. Non c'è niente da fare, Vanity Fair Usa quando vuole sa fare un buon giornalismo.


La non binarietà delle persone
Ci sono i maschi e le femmine, giusto? E poi? Nei questionari e nei database, che sono i contenitori della nostra verità, per definire il sesso si utilizza un singolo bit che ha due possibili stati (0 e 1). E la sessualità binaria delle persone è uno dei grandi temi dell'esclusione e della diversità: perché le persone non sono 0 o 1. Le parole per definirli richiedono almeno 4 bit, non uno solo.


Star Fraud
Hanno segato David Benioff and D.B. Weiss dalla produzione della serie di Star Wars-Guerre Stellari (lasciatemelo chiamare così, che c'è una ragione). I due sono riusciti ad ammazzare Game of Thrones proprio nelle ultime due stagioni - quelle senza materiale originale di George R. R. Martin - e soprattutto costruire un finale idioti, pistolotto sul futuro dell'umanità con sistemi elettorali democratici che, quando l'ho visto, per alcuni secondi mi ha fatto temere di avere un ictus in corso e di stare allucinando. Ora, questi secondo me sono ottimi motivi per licenziare i due peones, se non fosse che a quanto pare anche dall'altro lato, cioè di Kathleen Kennedy, big boss del franchising ma soprattutto donna di potere notevolissimo che ha iniziato producendo E.T. the Extra-Terrestrial nel 1982, dopo aver fondato l'anno prima la società di produzione Amblin Entertainment con Steven Spielberg e Frank Marshall. Forse è anche lei il problema. In ogni caso, Hollywood politics at its best.


Il cloud tutto attorno a te
Il paradigma delle piattaforme si è rivelato vincente. Nel senso che hanno vinto tutto loro, i big che hanno costruito la piattaforma x o y (Amazon, Apple, Facebook, Google e un pochino anche Microsoft). Adesso si cerca di andare oltre. La pervasività nella forma della infiltrazione dell'ambiente. L'ambientalità, se non volesse dire un'altra cosa.


Passioni
Bisogna coltivare le passioni creative, che permettono di amplificare la nostra sensibilità, coltivare le nostre energie e ampliare la nostra esperienza. Dopotutto, in questa vita ci sono altre cose oltre a mangiare-dormire-lavorare etc. La fotografia (fatta in modo consapevole) è una strada praticata da molti. Non sapevo anche da Jessica Lange e non sapevo con i risultati notevoli che si vedono nell'articolo del New York Times.


Cheap Queen
Se avete voglia di ascoltare qualcosa di non evergreen, c'è King Princess con il suo album di debutto. Decisamente non male.


Il riposo del guerriero
A quanto pare il britannico Lee Child, il papà di Jack Reacher (sul grande schermo interpretato da Tom Cruise ma nella realtà romanzesca molto meglio e soprattutto più alto) va in pensione. Lascia la sua creatura in mano alla "creative room" che probabilmente lo gestiva già da tempo. Ah, Child, cioè James Dover Grant, è veramente un personaggio improbabile ma anche un simpatico signore anziano.

The Laramie area also happens to abut Colorado, where recreational marijuana is legal. Child made waves when he talked about being a regular user; his habit goes back 50 years. He finds it especially handy for reading his work, claiming the high helps him judge his writing. And he likes doing actors’ voices: Tony Curtis, a pretty good Michael Caine.


Dipendenze
Non credo ci sia bisogno di dire che sono nati vari movimenti che criticano il tipo di società basata su una economia di mercato di tipo capitalistico in cui viviamo. Qui c'è un altro (ottimo) esempio di questa critica: il capitalismo ci rende dipendenti.



VIM CORNER

Back to basics

Ok, si chiama "Vim Corner" per un motivo: parla di tecnologia partendo dalla mia passione-ossessione per uno specifico strumento, che ha anche un valore simbolico e una storia non indifferente: VI/Vim. Siccome Vim non è che lo usano proprio tutti (anche se sta lì, nella vostra shell) ecco qui una ottima beginners guide così poi non potete più dire che non sapete di cosa stiamo parlando.

Trucchetto o dolcetto?
E già che ci siamo. Non si può parlare di Vim senza per qualche singolare motivo parlare di Tmux: qui si spiega bene cos'è e come funziona. Servono poi anche cose utili come questo sistema per vedere lo stato delle nostre repository Git direttamente nello stato del terminale. Aggiungo anche qualche interessante trucco per muoversi meglio dentro Unix: l'avevo già segnalato, mi pare, ma come si dice in francese: repetita iuvant con l'aggiunta anche di queste altre cose utili sempre per la riga di comando. E poi l'immortale DuckDuckGo, motore di ricerca alternativo e consapevole della privacy (vivamente consigliato soprattutto per le sue funzioni di metamotore di ricerca), che ha anche una versione browser che utilizza la riga di comando con una logica apparentemente non troppo distante da quella di Vimperator (io uso Safari, Vimperator è per Firefox, comunque ci siamo capiti).

 

Can you hear me? – Foto © Antonio Dini



TSUNDOKU REGULAR
Perché, quando si comprano libri e non si leggono ma si accumulano e basta, c'è una parola (giapponese) per dirlo


In questi giorni mi sono capitati fra le mani:

  • Corro perché mia mamma mi picchia di Giovanni Storti, Franz Rossi è un libro strano, veloce, che racconta la passione di Giovanni di Aldo-Giovanni-e-Giacomo che con l'amico Franz Rossi ama correre: maratone, scampagnate, allenamenti. La prefazione è di Giacomo Poretti, direi che manca solo Aldo (forse).
  • Dire quasi la stessa cosa di Umberto Eco raccoglie saggi sulle esperienze di traduzione che costituiscono uno degli angoli più particolari con i quali guardare alla scrittura come attività e come filosofia. Ne adoro soprattutto il titolo. Nel merito: fin dai tempi delle superiori analizziamo e traduciamo, ma non capiamo i meccanismi dell'artigianato della parola. Eco astrae molto ma al tempo stesso riavvicina a una traccia che aiuta a comprendere temi come la fedeltà e la vicinanza-
  • Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza di Greta Thunberg è un mistero, sia il libro che la persona. La sedicenne svedese è diventata un simbolo di una forza eccezionale portando avanti un discorso che non è quasi stato ascoltato – vale la sua presenza totemica e la sua intensità come mezzo di comunicazione, più che il messaggio – ed è stata attaccata in maniera indecente, in tutti i modi. Ma qual è il pensiero dietro allo Sciopero della scuola per il clima e tutto il resto? E, già che ci siamo, qual è questo "tutto il resto"?


TSUNDOKU POETRY ROOM
Torna (in modo intermittente) il nostro poet-in-residence Roberto R. Corsi (@rrcorsi), in versione ancora più light anche questa settimana

[ps: aggiungo questo brano alle riflessioni su arte e poesia che mi aiutano a interpretare certe formae mentis che incontro. Alla base della difficoltà di recezione della poesia in verso sciolto e libero, come pure della musica atonale, c'è l'assenza di "regole del gioco" o il loro carattere molto criptico e non riconoscibile]

Di un pittore dicono che, nel dipingere un cavallo, era abile a disegnare e colorare ogni parte, ma non riusciva a rendere la vaporosità della bava che usciva, sbattendo intorno al freno, dalla bocca dell'animale che ansimava; spesso dunque cancellava e infine per l'ira lanciò contro il dipinto la spugna così com'era, piena di colori; e quella, cadendo sulla tela, come per miracolo, lasciò un'impronta e sortì l'effetto voluto.
Questo è l'unico successo artistico menzionato come creazione della fortuna. Dappertutto si usano regoli, pesi, misure e numeri, affinché in nessun luogo il caso e la sorte si frappongano ai lavori degli uomini.
E dunque le arti sono definite forme minori di saggezza, o meglio, emanazioni di saggezza e frammenti di essa distribuiti tra le varie necessità della vita, così come il fuoco, secondo l'allegoria del mito, è stato diviso da Prometeo e distribuito un po' qua e un po' là.
E infatti particelle e piccoli frammenti della saggezza, divisa e ridotta in frantumi, si trovano ciascuno al proprio posto.



I link non hanno alcuna affiliazione, puntano solo all'oggetto culturale citato.


::END::


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