December 08, 2019

[Mostly Weekly #40] Più di duemila e cento parole

Mostly Weekly #40

La newsletter omonima a margine del canale Telegram
(quella che esce quando è pronta)

A cura di Antonio Dini
Numero 40 ~ 8 dicembre 2019
 

"Life is a journey to be experienced, not a problem to be solved." – Winnie the Pooh
 

HEAD

A me piace molto la fotografia, tendenzialmente in bianco e nero. Peraltro, scatto street photography e quasi esclusivamente in bianco e nero, sia in digitale che in analogico. Ma il punto non sono le mie foto (di cui vi faccio grazia se non per quel paio che aggiungo qui d'abitudine e per spezzare la monotonia del testo) quanto le immagini dell'anno che sta per finire. Siamo a dicembre e sono appena uscite le prime grandi carrellate d'immagini fatte dai fotografi professionisti che lavorano per le agenzie di stampa e che raccontano l'anno che sta passando.

Il mensile americano Atlantic (di proprietà della vedova di Steve Jobs) racconta con le sue foto come è iniziato l'anno, come è andata la parte centrale, e come sta chiudendo. Invece Buzzfeed ha messo assieme le "foto più potenti dell'anno". Qui invece ci sono le foto fatte dalla Associated Press, che sono ancora più belle, se possibili e toccano tutto, dalle scene più intime a quelle epiche. Il Washington Post (di Jeff Bezos) ha messo assieme le sue foto di "un anno eccezionale" (è un link con "amp" nel mezzo, che io di solito ripulisco come faccio con tutti gli altri schifi che entrano nei link, ma questo ahimé non si può togliere). Anche la CNN ovviamente ha messo fuori le sue foto dell'anno (notevoli e divise in categorie, ma si intravede qualche doppione). Infine il Daily Mail, perché no, che fa una sua selezione dalle agenzie: photo editor che vai, anno cambia...

Vi consiglio di spendere un po' di tempo per guardarle. Infatti, le immagini scattate da professionisti del fotogiornalismo hanno la capacità di raccontare storie più ricche e (sorprendentemente) più complesse di qualsiasi altra fonte di informazione io conosca e pratichi, a partire dal video sino al racconto verbale, radio e testo incluso. Le foto giornalistiche sono una forma d'arte a sé stante, che probabilmente sta vivendo la sua ultima, più bella e orgogliosa stagione. Approfittatene finché sono contemporanee. Rivederle dopo, tra un decennio, diventa solo pittoresca nostalgia.

 

Qualcosa da leggere – Foto © Antonio Dini


In questo numero:
- Head
- Body
- Vim Corner
- Tsundoku Regular
- Tsundoku Poetry Room



BODY

Ops, abbiamo creato un mostro
I mostri sono creature cattive e sfortunate. Oppure solo sfortunate. Oppure solo cattive. Nel caso della Cina, pare che He Jiankui sia un mostro cattivo, mentre i bambini che sta creando con un sistema di modifica "mirata" dei geni del DNA siano condannati (dal mostro cattivo) ad essere creature sfortunate. Perché le modifiche fatte ai geni che hanno portato alla nascita dei gemelli Lulu e Nana hanno prodotto anche delle mutazioni secondarie non previste, mancando completamente quella principale e sperata, cioè la resistenza all'HIV. Questo perché i genitori (totalmente anonimi ma anche molto, molto egoisti) dei gemelli hanno un problema di AIDS e volevano a tutti i costi avere figli ma senza trasmetterglielo. Qualcuno pensa che sia una buona idea giocare all'apprendista stregone della genetica senza saperne nulla? Perché il problema da un lato sono le sofferenze per i "mostri sfortunati", ma dall'altro - quando si lavora su virus e cose simili - si possono fare anche errori involontari che portano ad estinzioni di massa. Insomma, basta.

Il mio amico polpo
Allora, i polpi hanno nove cervelli. Uno in testa (dove tutti ci aspetteremmo che sia) e gli altri otto sparsi ciascuno su un tentacolo diverso. Che sono otto, da cui il nome inglese di "octopus". Questo articolo scritto da James Ross Gardner esplora la relazione -che sta cambiando piuttosto radicalmente- tra le persone che abitano il Nordovest degli Usa e Canada rispetto i suddetti polipi: un tempo erano "pesci del demonio" per così dire, che aggredivano e tiravano a fondi ignari nuotatori (ma poi chi va a nuotare nel mare a Seattle?) oggi sono delle simpatiche attrazioni e personaggi digitali da film della Pixar. Però i polipi sono anche le creature più intelligenti tra gli invertebrati (e più dotate di moltissimi vertebrati) al punto che possono avere anche delle forme di empatia e connessione con gli esseri umani estremamente profonde e soddisfacenti (no, non mi riferisco al polpo in umido, maledizione).

Late bloomers
Una coppia di amici, compagni di casa di riposo, hanno inciso un disco. È il loro primo disco, il disco d'esordio. Lui si chiama Marvin Weisbord e ha 88 anni. Il suo amico Alan R. Tripp, che un paio di anni fa ha scritto una poesia da cui è nata l'idea di "Senior Song Book", adesso ne ha 102. Tutto questo mi fa pensare che, nonostante tra pochi giorni sia il mio compleanno (uno di quelli importanti, con lo zero), sono decisamente in orario per quanto riguarda il mio romanzo. Ah, il disco lo sto ascoltando su Musica di Apple: testi contemporanei e musica degli anni Quaranta, decisamente gradevole, quasi bello a tratti.

Piume
Un articolo lungo lungo ma bello bello su montagne, scienza del clima e la speranza (che finisca bene, diciamo così).

Opinioni bulgare
Se le dittature del recente passato ci hanno insegnato qualcosa è che vogliono il controllo assoluto dell'informazione. Il mondo democratico, liberale e progressista in cui viviamo noi adesso, completamente dominato (per ora) dagli Stati Uniti, è un mondo basato sulla libertà di circolazione delle informazioni. Peccato che Internet sia praticamente una dittatura, da questo punto di vista, per via di Google. Il quale Google non rappresenta una fonte di informazione, ma la verità pura e semplice, per centinaia di milioni di persone. Perché i risultati di Google sono sostanzialmente l'unico punto di vista possibile a cui tutti ci abbeveriamo, grazie al monopolio di fatto nel mercato dei motori di ricerca. E quando il dato quantitativo diventa così elevato, ha chiari effetti qualitativi. Lo dicono i creatori di un nuovo motore di ricerca, Cliqz, che vorrebbero mettere un po' di sabbia negli ingranaggi di Mountain View. Non ci riusciranno, anzi falliranno miseramente, ma le cose che dicono vale la pena dirle. Ah, tra le altre cose, c'è pure chi spiega che bisognerebbe combattere contro Google Amp (Accelerated Mobile Pages), sia come utenti del web che come sviluppatori. Lo spiegano qui.

La monade 5G
Apple a quanto pare sta lavorando a un telefono completamente privo di porte di connessione. Un pacchettino che, quando lo chiudono, poi resta così: sigillato. Che, se ci pensate bene, è una figata. Niente porte vuol dire niente buchi nella struttura e quindi potenzialmente un oggetto molto più resistente. Tanto la ricarica si fa per induzione (funzionerà?) mentre i dati si passano via 5G o per prossimità con altre tecnologie wireless. Secondo l'analista top del settore che studia Apple, cioè Ming-Chi Kuo, Apple farà questo telefono nel 2021. Intanto, nel 2020 Apple presenterà cinque nuovi telefoni: a inizio anno l'iPhone SE2 (che si chiamerà iPhone 9) e poi a seguire in autunno gli altri telefoni con schermo OLED e tutti con connessione 5G.



VIM CORNER

Tutti Vim del pianeta
Di questa cosa sono un po' emozionato: una listona di programmi, plugin e configurazioni (per altri programmi) che segue la struttura e le modalità di funzionamento di Vim. Ne abbiamo parlato più volte e qui è spesso venuto fuori l'aspetto operativo di Vi e quindi Vim: un editor di testo modale pensato da e per programmatori che ha un suo perché (ahimé limitato) anche per la prosa. Beh, la sua interfaccia, con le sue modalità di funzionamento, costituisce una grande eccezione nel mondo delle interfacce, a mio avviso, perché è diventata uno standard o quasi per la creazione di altri sistemi. Dovete pensarla come una tastiera di pianoforte o l'accordatura di uno strumento a corde: lo standard crea una memoria muscolare che diventa piacevole esercitare anche in altre app e in altri contesti. (E se siete su Mac, magari utilizzate Homebrew e volete un plugin per evidenziare la sintassi delle formule con anche il supporto del diff interno: brew.vim)

Una sintassi sola per dominarle tutte
Parlando di gestori di pacchetti (come Homebrew per macOS), qui c'è da divertirsi: sysget è un gestore di pacchetti per gestire tutti gli altri gestori di pacchetti. In pratica, lo installi e poi è lui che si fa carico di tradurre i comandi che gli dai nel terminale in quelli del gestore di quel particolare sistema. Se funziona (chissà) sulla carta è una buona idea. Definendo una ventina di attributi puoi aggiungere anche altri gestori alla ventina disponibile.

E dopo in container... Kubernetes. Oh yeah
Se siete ancora persi dentro Docker (cioè il fantastico mondo dei container) è possibile che abbiate anche problemi su un'altra scala con Kubernetes, l'orchestratore più diffuso per i container. Bella tecnologia, ma è un attimo perdersi dentro i vari livelli di astrazione. Per questo c'è chi ha costruito una guida grafica che fa da flowchart per risolvere i problemi di deployment su Kubernetes. Le tre componenti (Deployment, Service e Ingress) sono interconnesse e, cercando di risolvere i problemi da una parte, bisogna verificare che non ce ne siano anche dalle altre. Per dire: se state risolvendo un problema di deployment, dovete verificare che i pods stiano funzionando, che Service faccia girare il traffico per e dai pods, e che Ingress sia configurato in maniera corretta. La filosofia di questa flowchart è bottom-up: si parte dai pods e si sale attraverso i vari strati con Service e Ingress. Utile.

The Software Manager
Volete fare un bel gioco online, cercando di fare il vostro meglio per gestire i progetti software della vostra azienda e sopravvivere per 60 giorni? Ecco qui, prego.

Per chiudere in bellezza
Se volete, potete usare Parrot.vc per simulare i tweet di qualche centinaio di veri venture capitalist, mentre dovete anche sapere che Microsoft da tempo usa decine e decine di aziende finte per le demo dei suoi prodotti: Wikipedia ha la lista completa. Infine, dovete sapere che anche negli Usa ci sono problemi di ottimizzazione del mercato del lavoro per i laureati nel campo delle STEM che vogliano fare gli ingegneri informatici: ecco qui una lettura quali-quantitativa del problema. Questo invece è un Raspberry Pi fortemente personalizzato: si chiama Raspberry Pi Recovery Kit ed è pensato per essere usato ovunque, anche in uno scenario post-apocalittico. Belle da vedere anche le foto e seguire tutto lo sviluppo nei vari post del sito. E questo è un folle che si è letteralmente perso dentro Netflix.

 

Direzione di marcia – Foto © Antonio Dini



TSUNDOKU REGULAR
Perché, quando si comprano libri e non si leggono ma si accumulano e basta, c'è una parola (giapponese) per dirlo

In questi giorni mi sono capitati fra le mani:

  • Tony e Susan di Austin Wright è tutto quello che i nostri giornalisti trasformati in scrittore, i vari Minzolini, Bignardi, Cazzullo, Riotta e Veltroni (che fu anche direttore, pensa te), non potranno mai essere. Gli autori di una storia che è una lenta, feroce, allucinata vendetta.
  • Il piano B di Angelo Duro è un libro inutile, che tratta di come rapire un ministro e della propria infanzia, e insomma non leggetelo. Davvero. Scappate. Regalatelo a qualcuno che non vi piace.
  • Diario di un dolore di C.S. Lewis. Caricate sulla schiena di un comune mortale un grande dolore e ne farete un uomo segnato per sempre, o peggio piegato e sconfitto. Datelo a C.S. Lewis e si tramuta in opera d'arte, in capolavoro, in straordinario elisir per vivere e superare la morte improvvisa della giovane moglie. Essere credenti se possibile amplifica la sofferenza.
  • PHI CHI PI 02 CHI di Azra Kohen è il secondo volume di una trilogia (credo) che ha avuto un notevole successo in Turchia dov'è nata e dove per buona parte è ambientata. Storia di amore, remake dell'Otello o dell'Orlando Furioso, è costantemente in bilico sul baratro della banalità e della letteratura di genere (lui ama lei, la perde, impazzisce, intanto lei lo pensa ma si nega, poi si rincontrano, esplode la bomba, etc).


TSUNDOKU POETRY ROOM
Non si vive di soli libri e fumetti: lasciate spazio anche per un po' di poesia (e qualche brutta allitterazione nelle didascalie)       

Necessità dell'anatomia di Viviana Nicodemo è un'opera complessa: fotografie accompagnate da testi poetici (in prosa e poesia) di vari autori, raccolti e coordinati dalla fotografa, cioè la stessa Nicodemo. A tratti riuscito in maniera eccellente, questo è comunque un libro che funziona bene e lascia una curiosità non sazia su cosa si sarebbe potuto fare di più.

I link non hanno alcuna affiliazione, puntano solo all'oggetto culturale citato.


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