February 09, 2020

[Mostly Weekly #49] Tempi moderni

Mostly Weekly #49

La newsletter omonima a margine del canale Telegram
(quella che esce quando è pronta)

A cura di Antonio Dini
Numero 49 ~ 9 febbraio 2020 


“I think the hardest thing for anyone is accepting that other people are as real as you are. That’s it. Not using them as tools, not using them as examples or things to make yourself feel better or things to get over or under.” – Zadie Smith 

 

 

Malpensa 2020 – Foto © Antonio Dini
 


In questo numero:
Head
Body
Vim Corner
Tsundoku Regular
Tsundoku Poetry Room
 

Sono qui che ascolto incantato il concerto che i Matia Bazar registrarono nel maggio del 1981 alla Radio Televisione Svizzera italiana. Nei giorni scorsi sono stato in viaggio e, al rientro a Malpensa, ho trovato ad attendermi una scena da film di fantascienza horror (ma senza Milla Jovovich). Qui si parla sostanzialmente d'altro, ma viviamo in ogni caso tempi molto particolari. Buona lettura.


HEAD
O tempora o mores

Wacom, i produttori delle tavolette grafiche, hanno dei driver per far funzionare i loro apparecchi che vanno oltre le legittime aspettative di chi li installa. Se ne è accorto un programmatore che è andato prima a vedere le policy della privacy da approvare e poi l'effettivo comportamento del software. Sapete che fa? Prende nota di tutte le applicazioni che vengono aperte e le telegrafa a casa. Perché? Boh, l'azione va evidentemente oltre gli obiettivi della tavoletta grafica.

Brave, il browser amico della privacy (che uso saltuariamente ma vi consiglio vivamente) ha pubblicato un rapporto nel quale nota che 198 siti web di amministrazioni locali britanniche utilizzano sistemi di pubblicità con aste in tempo reale, che sono soggetto di un numero di ricorsi piuttosto elevato. 

P***hub, che controlla un numero enorme di siti web del settore "donne discinte & C", ha dichiarato di aver trovato un sistema per flaggare automaticamente video come quelli di Girls Do P *** (che avevano creato non poche problemi in passato per via di video non proprio consensuali). Peccato che il sistema possa essere fregato anche con un editing minimale dei video da caricare online.

Gli esperti di sicurezza dei bambini di 102 Paesi hanno chiesto a Facebook di bloccare il loro progetto di creare un sistema di messaggistica crittata attraverso tutte le app del gruppo di Mark Zuckerberg, per il timore che venga utilizzato per lo sfruttamento minorile. 

La Cina sta spingendo al massimo il "controllo digitale" del Paese per contenere il coronavirus: telecamere con sensori e intelligenza artificiale che permette di identificare le persone ammalate al volo, mentre camminano per strada. È un buon esercizio per testare l'infrastruttura di controllo che da tempo stanno realizzando. 

L'amministrazione Trump sta utilizzando i dati raccolti dagli operatori di telefonia mobile per localizzare in tempo reale --e non solo con le celle radio ma anche con il Gps assistito-- la posizione dei messicani e degli altri immigrati illegali che cercano di entrare negli Stati Uniti. Peccato che il monitoraggio comprenda in realtà milioni di telefoni cellulari di tutti e si articoli ben oltre il confine con il Messico. 

Potrei andare avanti ancora a lungo, perché non c'è praticamente fine. Come dicevo sopra stiamo vivendo tempi molto particolari. Le proteste e le opposizioni a molti di questi cambiamenti avvengono nella forma di uno spontaneismo critico e spesso indignato che è bello, civico e rinfrescante, ma comunque nasce dall'opposizione di chi è nauseato dai nostri tempi. Dopo, dovrebbe subentrare l'azione politica, anziché il populismo che cerca solo di mantenere la partecipazione spontanea e l'indignazione. Voi ne vedete traccia? 


BODY                 
Fantasmi ad altissima definizione

Da un po' di tempo, oltre a digitalizzare opere della settima arte, c'è chi si mette di buzzo buono per aumentarne la risoluzione, In particolare, adesso c'è chi ha dimostrato - ben visibile qui su YouTube - che è possibile prendere video del 1896 in bianco e nero e pomparlo fino a trasformarlo in uno spettacolare video in 4K a 60 fotogrammi al secondo grazie a una rete neurale che fa tutto il lavoro di riconoscimento e potenziamento degli oggetti. Reti di questo tipo possono aumentare la risoluzione, interpolando oggetti che magari manco ci sono, e poi colorare il tutto. Alcuni ricercatori lavorano su reti neurali che sappiano disegnare e colorare, per riempire i vuoti lasciati dal tempo e dalle tecnologie dell'epoca. Stupefacente ma anche tremendo, soprattutto dal punto di vista della filologia classica. È anche un buon esempio per capire di che cosa è capace (e di che cosa non è capace) una intelligenza artificiale. 

Menti preziose
Intanto, per riuscire ad addestrare le reti neurali a compiti diversi non ci sono solo gli esercitatori neutri e i metodi tradizionali: la competizione spintissima nel settore sta rendendo particolarmente ingegnosi e creativi alcuni ricercatori. Ad esempio, all'università di Buffalo, NY, con fondi della DARPA (la Defense Advanced Research Projects Agency) si lavora al problema di esercitare le reti neurali che poi guideranno i robot militari sul campo di battaglia. L'esercitazione viene fatta mirando a fare in modo che le macchine pensino come persone nei giochi di strategia. Per questo sono coinvolti dei giocatori umani che vengono sottoposti ad elettroencefalogrammi mentre giocano: l'obiettivo è registrare l'attività del cervello umano e utilizzarla per l'addestramento delle macchine grazie a un altro strato di machine learning che cerca di trovare dei pattern utili nelle onde celebrali. Il modello di queste onde si pensa sia necessario per produrre avanzamenti significativi nel campo della swarm intelligence, tipica dei sistemi collettivi, decentralizzati e auto-organizzati. Sono sistemi complessi e difficili da addestrare: vedere come si comporta il cervello umano quando prende decisioni di fronte a situazioni simili può aiutare a raffinare le reti neurali degli stormi.

Brava gente
La storia di quella volta che un caccia tedesco accompagnò in salvo un bombardiere americano, durante la Seconda guerra mondiale. Era il modo di essere di una generazione molto diversa: con sentimenti e ingenuità privi di quel disincanto che ci caratterizza. Ci sarebbe moltissimo da dire attorno a questo spunto, segnatevi la segnalazione che magari ci torniamo (nel caso, ricordatemelo)

Minimalismo digitale
A New York il Dipartimento di polizia ha deciso di sostituire i taccuini degli agenti con una app per iPhone. È un passaggio epocale, perché i taccuini oltre ad essere una memoria storica sono anche degli strumenti di prova da portare in tribunale. Dovrebbe far fede la cronologia degli eventi e delle pagine, ma spesso gli agenti lasciavano pagine bianche per poter poi tornare indietro e aggiustare i fatti. Baravano, insomma. In ogni caso, finisce un'epoca.

Qualche news su Huey Lewis
Vi ricordate Huey Lewis and the News? Avevano fatto il botto con Ritorno al futuro, il (triplo) film con Michael J. Fox. Beh, Huey Lewis, oltre ad essere invecchiato parecchio, è anche molto malato. Ma di una di quelle malattie che non è chiaro cosa siano. Un reportage dal suo ranch in Montana racconta cosa è successo negli ultimi quarant'anni.

Vaping o no?
Forse siete abbastanza giovani o forse abbastanza dipendenti da essere passati dalle sigarette tradizionali al vaping. O forse avete sempre e solo usato gli apparecchietti elettrici con le boccette di liquido o i filtrini di mezza sigaretta. Sia quel che sia, il settore è alquanto oscuro. Meno male che c'è questo articolo long form che racconta come funziona. Malattie polmonari fatali incluse. 


VIM CORNER
Gesticolando

Con due amici nella nostra chat privata si parlava di treni. Per la precisione di treni giapponesi, che sono una categoria completamente a se stante anche per gli impallinati. Infatti, ad esempio io che sono impallinato di aerei di linea e di solito i treni non li guardo neanche, per i treni giapponesi faccio una grande eccezione. Ci eravamo appena scambiati un filmato di un genere che non saprei neanche come definire (non c'è un nome: è una ripresa fatta alle spalle del conducente di venti o trenta minuti di circuito di un convoglio delle JR) quando uno dei due amici commentava che il significato dei gesti pareva assolutamente incomprensibile, se mai ne esisteva uno. Ebbene, il gesti non solo hanno un significato, ma anche un nome. È la tecnica del shisa kanko (letteralmente "indicare e chiamare"). È la chiave della sicurezza e dell'altissimo standard operativo. I giapponesi hanno un sistema ferroviario spettacolare, rinomato per la precisione, puntualità, modernità (i treni veloci Shinkansen hanno appena compiuto 61 anni) anche se ci sono complessità e per così dire "compressioni" notevoli. A me piace ricordare che sui treni giapponesi il personale prima di ogni partenza da una stazione di testa ruota i sedili in maniera tale che sia orientati nel senso di marcia. Il movimento è addirittura automatico in alcuni treni. Invece, sui nostri Frecciarossa/Italo non si riesce neanche a prenotare un posto nella direzione voluta. 

Let's go!
Se volete approfondire il tema, c'è una cosa che si chiama Densha de Go! dentro la quale, in diverse incarnazioni, ho più o meno vissuto per una dozzina di anni. Dai tempi eroici a quelli più moderni. E, se vi dovesse capitare di programmare una vacanza in Giappone, potete prendere spunto: una vita fa ho usato questa guida per girellare un po'.

Il club dei dannati
Un bignami su cosa sono i software ERP (enterprise resource planning) e soprattutto su cosa sia SAP, cioè l'azienda di software tedesca che in qualche modo è diventata il sinonimo di questa categoria. Conoscere le numerose miserie e le relative grandezze (if only) di questo sistema vuol dire appartenere a un circolo esclusivo di anime dannate. Infatti, se non sei diventato uno zombie aziendale non puoi sapere niente di SAP. Personalmente, ne scrivo da anni come giornalista ma non l'avevo neanche mai intravisto prima di incocciare in questo articolo. Mamma mia.

Old skool
Ogni tanto navigo su qualche sito web che avrei saputo fare anche io. Perché sapevo fare i siti web, sapete? Ma solo quando non esistevano i CSS. Adesso che ci sono, non ci capisco più niente. Per non parlare poi dei framework: Jekyll + CSS customizzato per fare un sito statico? Sono cinque anni che non riesco a farci quel che vorrei. Per questo quando mi capita leggo articoli un po' storici e un po' consolatori che raccontano come una volta qui fosse tutta campagna, pardon, html

Mix
Venti piccoli progetti che non richiedono librerie in Javascript, la guida Rebase per Git, il fantastico Boker, che è una rivisitazione di Docker usando solo uno script Bash di 100 linee più o meno, l'ottimo iHateRegex, e infine un amante di Python fa la recensione di Haskell (da leggere). 

 

IT Boys – Foto © Antonio Dini



TSUNDOKU REGULAR
Perché, quando si comprano libri e non si leggono ma si accumulano e basta, c'è una parola (giapponese) per dirlo

Le undicimila verghe di Guillaume Apollinaire. Dice la (pudìca) quarta: "Pubblicato clandestinamente nel 1906, scritto da uno dei massimi poeti francesi del Novecento, il romanzo è la storia, scatenata, di un "viaggio erotico" e, allo stesso tempo, una grottesca parodia dei romanzi erotici popolari che si svolgevano su treni, a bordo di transatlantici, in località climatiche e che avevano per protagonisti principi, conti e nobili russi. Un libro scandaloso per l'efferatezza dei fatti raccontati ma al contempo colto, dove non è difficile scorgervi l'influenza della letteratura libertina settecentesca, con De Sade in testa, il grande maestro nascosto, a detta di Mario Praz, di tutta la letteratura popolare europea fino al Decadentismo."

La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Dice la quarta: "Ideale rappresentante dell'autunno del Rinascimento, la "Gerusalemme liberata" divenne ben presto uno tra i libri più letti e amati in tutta Europa. Tasso seppe descrivere con il suo poema un mondo umano e narrativo chiaroscurale, ricco di una tensione mai completamente risolta tra etica e desiderio, tra doveri nei confronti di una giustizia superiore e umanissimi cedimenti alle debolezze. Nel contrasto allargato alle grandi forze del Cielo e dell'Inferno, la "Liberata" comunica un profondo senso di crisi attraverso tutto il racconto, lasciando sempre al lettore un indefinibile sentimento di incertezza."

Ricco, stronzo e tatuato di Ema Oqu, che ha scritto un "new adult rosa erotico autoconclusivo": la cosa più importante è che sia autoconclusivo, cioè non si rischia (speriamo) alcun seguito. Dice la quarta: "Lei è appena tornata dall’Italia. Lui non si è mai mosso dal Bronx. Il loro sarà odio a prima vista e questo ferirà Clara molto più di quanto sarà disposta ad ammettere. Nonostante lui sia il figlio dei padroni e lei la figlia dei domestici, la loro infanzia è disseminata di ricordi felici e spensierati, ora invece Alex, non sembra disposto a condividere più nulla con Clara. Eppure non riesce a starle lontano, non riesce a liberarsi dei suoi occhi puliti e della sua faccia d’angelo. Tra segreti, omissioni, feste universitarie, baci che tolgono il respiro e litigate epiche, Clara ed Alex dovranno fare i conti con il loro passato, per scoprire forse di appartenere ancora l’uno all’altra. «Restare vicini sembra impossibile, stare lontani è anche peggio. Quello che li lega riuscirà ad essere più forte di ogni altra cosa? Ci sono occhi che puoi solo amare perché, nonostante tutto, dentro ci vedi anche un pezzo di te»."

(Certo che quello della scrittura di quarte di copertina è un vero genere letterario, bisognerebbe ammetterlo. Ci sono quarte migliori delle trecento pagine che introducono, e altre che non dovrebbero essere tenute neanche nella stessa stanza, figuriamoci sullo stesso libro). 

TSUNDOKU POETRY ROOM
La stanza della poesia di Mostly Weekly

101 poesie da leggere a Londra & New York: .. o comodamente da casa a cura di Wirton Arvel è una antologia di poesia inglese: prima o poi doveva succedere che andassi a pesare una cosa del genere, ma chiedetevi anche dove potete leggere in un unico volume "Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni" di Shakespeare, "Lo spazzacamino" di William Blake e "Non esiste un vascello veloce come un libro" di Emily Dickinson. Fate voi. 


I link non hanno alcuna affiliazione, puntano solo all'oggetto culturale citato.


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