Instabilità nel medio periodo
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(quella che esce quando è pronta)
A cura di Antonio Dini
Numero 72 ~ 19 luglio 2020
"While photographs may not lie, liars may photograph" – Lewis Hine
In questo numero:
Mi sono reso conto solo dopo aver scritto questo numero di Mostly Weekly che molte notizie riportano a un futuro potenzialmente catastrofico nel medio periodo, sia per l'Italia che per il mondo in generale (e questo senza pensare al cambiamento climatico e al riscaldamento globale). In realtà ci stiamo già muovendo in una fase storica di profonda incertezza, alla quale purtroppo spesso è la paura a guidare i pensieri di molti. E la paura non è mai una buona consigliera. Scusate i toni, dunque, e prendete il numero di questa settimana come un invito a ricordare un po' della nostra storia, a immaginare un pezzetto di futuro e a non aver paura.
La vita, l'universo e tutto quanto – Foto © Antonio Dini
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Vecchia guardia
Vi siete mai chiesti dove sia nato il fascismo? Abbiamo tutti nonni, bisnonni o trisnonni (a seconda delle rispettive età) che sono passati attraverso il primo dopoguerra, la marcia su Roma, il ventennio. Solo che sono vecchi, vecchissimi, in realtà tutti sostanzialmente già morti. Rimangono solo delle idee strampalate, delle ideologie (che sono pensieri pensati da altri che ci infiliamo in testa) brutte, ma soprattutto una grande ignoranza. Ignoranza della storia italiana, del suo passato, del senso minimo della vita. Dov'è nato il fascismo, allora? Non quello che raccontano i libri: proviamo a guardare quello che viene presentato in maniera apologetica dai fascisti stessi. Questo film del 1934 di Alessandro Blasetti, Vecchia guardia, è uno dei migliori lungometraggi realizzati durante il fascismo (perché si facevano film, durante il fascismo, che ha ben saputo sfruttare tutti gli strumenti di propaganda, e persino durante la Repubblica di Salò). Vecchia guardia ha un taglio neorealistico ante litteram, a tratti innovativo, con una fotografia notevolissima (era di Otello Martelli). Insomma, Vecchia guardia è, come disse Oscar Cosulich, "l'unico film sinceramente fascista che sia stato girato nel ventennio". Rivisto oggi, grazie a YouTube, mostra in controluce la parte populista del ventennio e l'ambiente del primo dopoguerra in cui è nato il fascismo. È quel romanzetto apologetico con tutta la retorica del caso che ha costruito il sogno in cui molti dei nostri nonni, bisnonni e trisnonni sono entrati. Poi c'è stata la guerra, poi settant'anni di cinema americano e un percorso di analisi storica drammaticamente incompleto e tutto questo è stato cancellato, dimenticato, perché siamo rimasti senza una sintesi e quindi senza una crescita interiore sostanziale.
Invece, conoscere la storia serve a non ripeterla, soprattutto quando c'è cattivo odore nell'aria. Come, purtroppo, in questi anni. Guardate come sentivano di aver ragione i fascisti, come pensavano di fare la cosa giusta in un'Italia affogata di burocrazia e sindacalizzata, impoverita da un tremendo dopoguerra, dissanguata da una classe dirigente tremenda, mentre si pagava il prezzo di aver perso due rivoluzioni industriali su due e non aver saputo costruire ed educare un popolo ancora ignorante, analfabeta, classista, medioevale.
Dopo tutto questo, pensate a cosa sentite e cosa fate oggi. Voi e gli altri attorno a voi. Chi ascoltate, a chi date ragione, chi votate. Ma soprattutto quanto sia semplice il mondo che riuscite a immaginare, tra una serie tv e un video su Instagram. La storia non si ripete tale e quale, ma molto spesso fa rima. Per riuscire a cambiare la narrazione, però, bisogna conoscerla.
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Acqua ariaminerale
Cavare l'acqua dal deserto. È quello che sta facendo una startup americana che riesce a tramutare l'aria del deserto arabo in bottiglie di acqua minerale. L'impianto è vicino a Dubai, si chiamano Zero Mass e usa bottiglie di plastica riciclabile con tappo in bambù. L'impianto, che alimentato a energia solare, produce acqua al prezzo di 3,80 dollari al litro circa. C'è un limite alla capacità di produzione, che è di circa 2,3 milioni di litri all'anno. I Paesi del Golfo stanno lavorando per avere l'indipendenza dall'importazione di cibo e acqua. Se progetti come questo sono dei precursori, ci indicano nel medio termine un periodo di grande instabilità.
Petrichor
Intermezzo. Avete presente quel gradevole odore che si sente quando sta cominciando a piovere, d'estate? Quell'odore di polvere bagnata, per intendersi? In inglese c'è un termine tecnico per chiamarla: petrichor. E qui c'è la spiegazione di cosa sia e come funzioni i petrichor, che risale agli anni Sessanta grazie agli studi di uno scienziato australiano.
Il crollo demografico prossimo venturo
Sta crollando il tasso di fertilità del pianeta. Nel 1950 nascevano in media 4,7 bimbi per ogni donna, nel 2017 siano scesi a 2,4. Gli esperti si aspettano che ci sia il picco della popolazione terrestre nel 2064, con 9,7 miliardi di abitanti, seguita da un calo forte a 8,8 miliardi per il 2100. La fertilità (che brutto usare il termine in questo contesto) è dovuto sostanzialmente a un miglioramento delle condizioni economiche e culturali delle donne, e a più strumenti anticoncezionali. In 23 Paesi, tra cui l'Italia ma anche il Giappone e la Spagna, il declino dimezzerà la popolazione. E questo creerà un sacco di problemi, sia perché mancheranno i giovani, sia perché abboneranno gli anziani. Intanto, il saldo verrà dato anche dal fatto che la popolazione delle aree sub-sahariane triplicherà entro il 2100, arrivando a quota tre miliardi. Riprendo quel che dicevo sopra: nel medio termine tutto questo potrebbe avere conseguenze spaventose.
Prendere le precauzioni
Non so se verrà davvero l'apocalisse che verrà, magari sotto forma di qualche virus mortale oppure con una grandinata di bombe atomiche. Tuttavia, l'idea di costruire un condominio per sopravvivere alla fine di tutto dall'interno di un vecchio silos per missili intercontinentali, a tre ore dall'aeroporto di Kansas City (ma il posto preciso non ti dicono quale sia), è un gioco per ricchi. Costa un milione di dollari, più 2.500 dollari al mese di spese di condominio. Tuttavia, può resistere all'impatto di una bomba da 12 kilotoni a un chilometro di distanza. È un'idiozia? Il proprietario ne sta costruendo altri tre in altre tre posti altrettanto segreti, perché il primo è già andato a ruba e la lista di attesa è molto, molto lunga.
Il colpevole è l'assistente
Agghiacciante omicidio. Fahim Saleh, imprenditore di 33 anni massacrato da un ignoto che poi è risultato essere il suo assistente personale nel suo appartamento di lusso a Manhattan, era in pratica l'Elon Musk dei Paesi emergenti. Il 2 giugno aveva twittato “Have a very good feeling about 2020”. L'assassino, il suo assistente personale, gli rubava soldi. Scoperto, Saleh aveva proposto un piano di rientro rateale per restituire il maltolto e nessuna denuncia. La risposta è stata efferata.
Guardoni digitali
Sulle spiagge di nudisti ci sono anche i guardoni, quelli che i francesi chiamano "i marciatori", perché si spostano e camminano un sacco per andare sempre dietro ai suddetti nudisti, spostandosi in continuazione sulla spiaggia. Adesso il piacere da guardone (in francese voyeur suona meglio) ce lo possiamo togliere anche con gli insetti: i ricercatori della università di Washington hanno infatti miniaturizzato delle videocamere da applicare agli scarafaggi, piccole, funzionano via bluetooth e trasmettono immagini da 160 per 120 pixel alla velocità di 5 frame al secondo. I singoli insetti non si possono controllare, ma uno sciame sufficientemente ampio permette di controllare superfici sorprendentemente ampie. La videocamera ha un accelerometro che la spenge quando l'insetto è fermo, potando l'autonomia a un massimo di 5 ore. Il tutto costa molto meno che fare robot a forma di insetto di quelle dimensioni.
Le prossime fantascienze spiegate da Google
Inventarsi narrazioni nel futuro, se l'autore non prevede un ritorno alla preistoria, è praticamente impossibile. Nel tempo che passa tra quando inizi a scrivere un romanzo di fantascienza e la sua fine, è già cambiato tutto. Come fare a estrapolare un senso, una traiettoria del progresso? Guardate questa lunga teoria di innovazioni alle quali sta lavorando Google, ad esempio. Dai tatuaggi smart agli occhiali olografici, passando per tutto il resto. Una partita a scacchi tecnologica con la concorrenza e il mercato, ma anche una fucina di innovazioni che ci seppelliranno. Che impatto avranno sul nostro futuro? È imprevedibile. C'è chi pensa che per la prima volta nella storia le tecnologie ci salveranno dall'inevitabile armageddon quando clima, tensioni geopolitiche, imperialismi vari e bomba demografica esploderanno. Altri invece reputano che finirà tutto come al solito: male per i presenti, bene per le civiltà del futuro oggi ancora ignote.
Il coso di Zoom
A prima vista sembra il salvatore della patria, invece Zoom è una specie di maledizione, un'azienda eticamente malsana che spinge su una modalità di comunicare allucinante (ebbasta con queste videoconferenze, dai!). Adesso Zoom ha lanciato anche il suo apparecchio da 27 pollici con tre videocamere grandangolari e il software dedicato per connettersi meglio. E permette anche di agganciare il pc e condividere la scrivania. È l'apparecchio che permette di piantare Zoom nel cervello di tutti ma non temete: seguiranno altre soluzioni di altri spacciatori di videoconferenze.
L'ologramma 6G di Samsung
Allora, ogni volta che ti vendono una tecnologia è quella decisiva e soprattutto quella definitiva. Peccato che poi ne arrivi un'altra che cambierà tutto. Nel mondo del progresso come metodo pensavamo che la retorica attorno al 5G non fosse retorica, ma che davvero questa rete di quinta generazione potesse cambiare tutto. Invece, Samsung (come tutti gli altri, su, non siate ingenui) sta lavorando al 6G che arriva nel 2028 e che porterà con sé tante cose belle. Samsung vuole bruciare la concorrenza perché l'obiettivo del 6G stabilito dal consorzio dedicato a queste cose sarebbe il 2030. Invece l'azienda coreana, che cerca in buona sostanza di sopravvivere ai cinesi, con il 6G vuole sparigliare: promette di portare apparecchi capaci di mostrare ologrammi al posto di immagini video, da quanta banda ci sarà. Era Leopardi che parlava delle "magnifiche e progressive sorti", solo che, come la "grande bellezza", è diventata una locuzione (non si sa perché) positiva.
L'Internet che vien dal cielo
Starlink è il servizio via satellite a bassa quota per la connettività internet a larga banda che potenzialmente potrebbe coprire tutto il pianeta. Un servizio che dovrebbe trasformare radicalmente l'accesso a Internet per continenti come l'Africa ma anche per il 50% della superficie degli Usa dove Internet non arriva a quasi. Sarebbe utile anche in Italia, dove abbiamo un discreto "rural divide". Dietro c'è SpaceX ed Elon Musk, quello di Tesla. Si sono scoperte un po' di novità su come è configurato e funzionerà il servizio, che sta per essere attivato in beta privata. In pratica, si mette l'antennina di Starlink sul terrazzino o alla finestra, puntata verso i cieli settentrionali, e il router WiFi spara la connessione a tutta la casa. Secondo me dopodomani, nel medio periodo, se non ci sono disastri, questa sarà la rivoluzione rispetto ai provider internet tradizionali. E rischia di seppellire buona parte della telefonia mobile o cambiarne radicalmente il valore e la prospettiva di crescita.
Forking && branching
Ok, siete sviluppatori ma non volete più sviluppare software. Cos'altro potreste fare? Qui ci sono 23 lavori alternativi. Sono cose connesse, si va dalla gestione dei progetti a fare l'autore di documentazione tecnica. In realtà il messaggio è che si può fare altro. Ovviamente, ogni ruolo viene spiegato bene e ci sono anche suggerimenti su come fare la transizione, perché l'hanno scritto altri sviluppatori e volevano documentare bene la transizione. Inoltre, alcune di queste opzioni possono diventare un secondo lavoro (da cui il branching nel titolo).
"What’s Tighter Than macOS? iOS!"
Serve ancora la sicurezza fornita da terzi (antivirus, Vpn etc) o no, visto che i moderni sistemi operativi sono sempre più blindati? La risposta è "dipende dal sistema operativo". Tra i quattro (Android, Windows, macOS, iOS/iPadOS) indovinate quali sono le prospettive migliori?
La bolletta del cloud
Hacker News di Y Combinator ha chiesto ai suoi lettori: come si può ridurre la bolletta di AWS. Ne è venuto fuori un po' di tutto: da hacks veri e propri a idee più sofisticate su come ripensare la filosofia aziendale nel cloud. Fonte di qualche spunto, certamente, ma anche dell'idea che forse il metodo di billing, e quindi il business model di AWS, sia un girone infernale e non durerà.
Nerdume
C'è una funzionalità sperimentale per chi usa Chrome e si occupa di siti web: la possibilità di avere una overview del Css usato da un sito: font, colori, variabili, dichiarazioni non usate etc. Già che ci siamo, un bel ripassino su quali siano le differenze tra SSR e SSG, static generated sites e server-side rendered apps e altro. Invece, qui si parla del concetto di domain-drive design, che è una modalità di ingegneria del software interessante. Poi, scorciatoie (agghiaccianti) per il terminale, un profilo che si autoaggiorna nel Readme di GitHub, le migliori distro Linux e chi e usa, una utility per riga di comando (su Mac con Homebrew) che mi piace molto, icdiff, per fare diff ma un po' meglio, una superimmagine ad altissima risoluzione dell'Ultima cena di Leonardo, tutta visibile online e meglio dell'originale che è svaporato in buona parte, un surreale museo dei vecchi siti web che mostra come sia cambiata il web tra il 1991 e il 2006. Se volete andare a vivere negli Usa e lavorare da remoto da una piccola città con costi bassi e alta qualità della vita, oltre a un'ottima connessione alla rete, guardate qui: in Italia invece non si riesce neanche a capire come si fa, figuriamoci dove. Invece, uno strumento per pensare a sistemi, per chi ama questo tipo di cose nel mondo della complessità, oppure un sito che ha organizzato tutte le tipologie di ravioli cinesi (hint: non sono pochi). Cosa funziona meglio, Flutter o React Native o Native? Oppure, volete una cosa nuova? Un wiki in locale per gestire tutta la conoscenza del vostro team? Ok, non è nuovo ma magari funziona, è basato su Outline. Google ha rivoluzionato la sua GSuite, adesso c'è più integrazione ed è pensata per un lavoro più complesso ma comunque sempre gestibile rispetto a Microsoft 365. Invece, non è tecnologia e comunque è una cosa nota, comunque questo tizio sviluppa le foto in pellicola (formato 120 a va bene anche per il 35mm) con fondi di caffè e vitamina C: caffenol. Invece qui si argomenta sulla resilienza applicata agli appartamenti di Atene, cosa non scontata e che spiega molto. E qui, infine, suggerimenti nerd per scrivere post sulla tecnologia che siano leggibili e vengano letti.
Grazie di tutto e buon appetito – Foto © Antonio Dini
TSUNDOKU REGULAR
Perché, quando si comprano libri e non si leggono ma si accumulano e basta, c'è una parola (giapponese) per dirlo
Riccardino di Andrea Camilleri è il libro che stava nel cassetto dell'editore da parecchi anni, con la fine di Montalbano, e che esce adesso, attorno al primo anniversario di Andrea Camilleri, il papà del suddetto commissario. È un'occasione non solo su come è andata a finire, ma anche per riflettere sulla traiettoria di un giallista per caso o per amore, tramutatosi in colosso autoriale ed editoriale.
Playlist di Luca Sofri è uno strano libro e non solo per il fatto che anche io ero nei pressi quando è stato scritto (ma non ho minimamente contribuito: lavoravo solo nella redazione di Sofri a Radio Due). La playlist è la conseguenza del ritorno della canzone (i "singoli" a 45 giri) rispetto al contenitore album, causata dal digitale, dalla trasformazione della musica. Lo spiega lo stesso Sofri nell'introduzione. È in realtà un libro figlio di una breve stagione che potremmo definire "l'età dei blogger": autocentrato sui gusti del suo autore, che si sente DJ e critico musicale, anche se poi la vita gli fa sempre fare altro. Il libro è vecchio, per come è concepito e per le informazioni (che oggi si trovano su Internet), parziale nelle scelte e musicalmente "passatista". Per questo forse oggi si può leggere con maggiore serenità, oppure continuare a ignorarlo.
TSUNDOKU LIVE
Giusto quel paio di vecchi classici che vale la pena ascoltare ancora
Best Of 3H (Minor Swing, Les yeux noirs, Nuages and more) di Django Reinhardt è un'ottima introduzione al lavoro del compositore e chitarrista jazz francese nato in Belgio e di origini gitane. Ha vissuto una vita estremamente intensa e breve (è morto a 43 anni di infarto), crescendo in un campo nomadi alle porte di Parigi, imparando a suonare fin dalla più tenera età vari strumenti, facendo letteralmente il ladro di polli (e chissà cosa d'altro) sino a che non divenne un genio della musica. Un incendio nel camper in cui viveva con la moglie lo ustionò e, dopo 18 mesi di ospedale, zoppicò per il resto della sua vita e perse l'uso del mignolo e anulare della mano sinistra, ripartendo da zero per sviluppare uno stile completamente diverso alla chitarra. Scoprì il jazz ed entrò letteralmente nella leggenda. C'è anche un film su di lui (che non ho visto) e che racconta gli anni di vita nella Parigi occupata, i tentativi di fuga, la fortuna di evitare il pogrom dei gitani fatto dai nazisti e "Nuages", cioè la canzone che è diventata l'inno per la liberazione di Parigi. Autore prolifico in un'era in cui si registrava relativamente poco, c'è ancora moltissimo della vita di Reinhardt da raccontare e non ho neanche toccato la sua musica, che potete ascoltare nel video e che ha influenzato praticamente tutti i chitarristi moderni sia in ambito jazz che rock.
TSUNDOKU POETRY ROOM
La stanza della poesia di Mostly Weekly
Ti amo di Francesco Sole (2018) Sorprendente. "Ti Amo è un libro di vita e soprattutto d'amore. Un percorso per amare senza paure ne rimpianti: è il racconto di Luna, che concede ad un giovane scrittore incontrato nel mezzo di una triste notte, i segreti dell'amore e le sue poesie. Un racconto per chi si sta innamorando, per chi ama da tempo, o per chi, per amore, sta soffrendo. Ha una tecnica di lettura particolare: In che stagione ti senti? Estate? Autunno? Inverno? Primavera? A seconda della risposta, inizia da lì e percorri il libro nel susseguirsi delle stagioni. Le stagioni dell'amore servono per guidare i nostri sentimenti e farci ascoltare maggiormente il nostro cuore, ricordandoci sempre che: Dove non c'è amore, è tempo perso".
LUDOLOGIA
Enjoy the game
Prologue: Four Months Earlier - Linda & Joan è il prologo gratuito di un videogioco che uscirà nel 2022. È una produzione indie, di quelle finanziate dal basso, che racconta una storia: quella di una famiglia britannica che affronta la fine della vita, la vecchiaia, la malattia, la morte. È un gioco che si basa sulla narrazione e le emozioni, ma, pur potendo interpretare i tre personaggi principali (Russell, Linda, Joan) e attraversare emozioni e fasi della vita, scegliendo le frasi giuste da dire per costruire bei ricordi assieme, in realtà il gioco ha un unico percorso e un unico finale. I meccanismi del gioco, cioè, sono un tentativo di imitare la sensazione di impotenza di fronte a un trauma profondo: non si può cambiare il risultato, si può solo cambiare il modo con il quale ci si sente. Non sarà mai un videogioco da prima serata, ma potrebbe cambiare la vostra vita (pur restando uguale).
I link non hanno alcuna affiliazione, puntano solo all'oggetto culturale citato.
“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it.”
– G.K. Chesterton.
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